Canada
Il Canada è il secondo Paese più esteso al mondo e il primo per superficie di laghi e acque interne.
La foglia d’acero riportata sulla bandiera, oltre che il simbolo nazionale, è anche il simbolo della vasta e incontaminata natura canadese.
Costituito in confederazione indipendente di province è governato da una democrazia parlamentare che ha conservato come capo esclusivamente nominale la regina d’Inghilterra.
È suddiviso in 10 Province (British Columbia, Alberta, Saskatchewan, Manitoba, Ontario, Quebec, New Brunswick, Nova Scotia, Prince Edward Island, Terranova e Labrador) e 3 Territori (Yukon, Territori del Nord-Ovest, Nunavut) situati all’estremo nord.
Paese sempre molto attento all’ambiente, il Canada ha una cultura ecologista molto radicata nella coscienza civica e Greenpeace è stata fondata proprio a Vancouver.
Gran parte del territorio è coperto da laghi e foreste percorse da fiumi, nella parte occidentale è tagliato dalle Montagne Rocciose, la cui vetta più alta è il Monte Robson, di 3954 metri.
Enormi praterie (Great Plains) ricoprono invece le regioni del Manitoba, del Saskatchewan e parti dell’Alberta.
È un territorio che presenta una grande varianza di flora e fauna endemiche. Tra gli animali troviamo l’orso polare, l’orso nero, l’orso bruno, il bufalo, il lupo, il castoro, la lince, il coguaro, il cervo, il caribù e l’alce. Tra le varie specie di uccelli ci sono l’airone blu e le oche del Canada.
Si contano più di 37 Parchi Nazionali , più di 129 parchi di interesse storico e 12 aree di grande rilevanza naturale che rientrano nell’elenco per la salvaguardia del Patrimonio mondiale dell’umanità.
Gli inverni canadesi sono tra i più rigidi della Terra, nella maggior parte del territorio la temperatura media del mese di gennaio si aggira intorno ai -18 gradi centigradi.
Le due città più popolate sono Toronto e Montréal.
Come viaggiare
Il Canada si presta ad essere visitato in vari modi, quali tour collettivi in pullman, treno, fly and drive con auto, moto o camper a noleggio.
Le partenze dei tours di gruppo sono generalmente a cadenza settimanale ed operano durante i mesi estivi (da aprile ad ottobre).
La quasi totalità dei tours di gruppo in Canada è operata da pullman GT da 56 posti; è, pertanto, un’impresa molto ardua trovare dei tour che abbiano minigruppi o addirittura tours individuali, a meno che non si sia disposti a spendere delle cifre molto esose.
La maniera più classica, nonché più “autentica” di visitare il paese è, come anticipato, il “Fly and Drive” perché è il modo migliore per godere di tutta la bellezza che è in grado di offrire.
Il consiglio è quello di noleggiare un’auto dato che non tutte le zone sono raggiunte dai mezzi pubblici (vedi le province più remote a nord) e percorrere grandi distanze in autobus porta via molto più tempo.
Il Canada è una nazione vastissima, seconda per estensione solo alla Russia.
Da una costa all’altra, si arrivano a contare ben 6 fusi orari diversi e un’infinità di paesaggi, dalle montagne che nascondono laghetti caraibici fino alla tundra artica del Grande Nord.
Solo alcune zone in particolare sono più adatte ad essere esplorate con i mezzi pubblici, ad esempio Churchill in Manitoba, raggiungibile in aereo o treno da Winnipeg, dove non è possibile viaggiare in autonomia per la massiccia presenza di orsi polari.
Considerato questo aspetto, per un viaggio on the road in Canada si consiglia di dedicarsi a una zona specifica per evitare di passare più tempo in auto che a godersi i luoghi.
Ciò non significa necessariamente visitare una sola provincia, ma focalizzarsi su una o più zone vicine come ad esempio le Montagne rocciose in Alberta e la costa ovest della British Columbia oppure Québec e Ontario.
Le strade in Canada
Il sistema stradale canadese è ottimo e ben mantenuto.
Per questo motivo, sono moltissimi i cantieri, soprattutto nel periodo estivo che è il più adatto per lavori di manutenzione del manto stradale.
Non stupitevi di trovare calamite che raffigurano cantieri stradali o di incontrarne svariati durante il vostro viaggio.
Le strade principali sono essenzialmente asfaltate, anche all’interno dei parchi nazionali o in zone più impervie o di montagna.
L’unica zona dove l’asfalto lascia spazio allo sterrato è quella al confine tra Yukon e Territori del Nord-Ovest, come la mitica Dempster Highway.
Nonostante sia una delle principali arterie di collegamento nel nord del Canada, è comunque sterrata e quindi richiede più attenzione e un mezzo adeguato quale un 4×4. Leggete sempre il contratto o informatevi con la compagnia di noleggio in merito alla possibilità di percorrere strade sterrate e alla copertura di eventuali danni conseguenti. Non sempre infatti si è coperti in questi casi.
Ci sono moltissime strade panoramiche che dovreste conoscere e inserire in un viaggio on the road in Canada.
Talvolta infatti, la differenza tra una strada principale e una secondaria in termini temporali è pochissima, ma i paesaggi sono ben diversi.
Non tutte le autostrade in Canada prevedono il pagamento di un pedaggio come in Italia.
Solo per alcune infatti si deve pagare una somma in contanti o con carta. Potete controllare prima di partire a seconda del vostro itinerario. Le autostrade a pagamento sono la Ontario Highway 407, il Cobequid Pass, la Quebec Autoroute 30 e la Ontario Highway 402.
Per la Ontario Highway 407 non c’è un casello per pagare il pedaggio. Il passaggio è registrato elettronicamente grazie alla targa del veicolo e la somma da pagare viene calcolata in base a quanti chilometri si son percorsi. Nel caso di auto a noleggio, il pedaggio da pagare arriverà alla compagnia che poi la addebiterà sulla carta di credito fornita. Visto che è un’autostrada piuttosto costosa, consiglio di verificare la somma da pagare sul sito dedicato alla strada Ontario 407.
La British Columbia Highway 5, che collega il nord al sud della provincia, non è più a pagamento dal 2008 anche se in alcuni tratti si trovano ancora i cartelli che indicano il pagamento del pedaggio.
La strada più famosa, nonché la più trafficata, è la Trans-Canada Highway, anche conosciuta come autostrada 1, che si estende da Victoria in British Columbia sulla costa ovest fino a St. John’s Newfoundland in Nuova Scozia a est. Più di 800 chilometri per unire 10 province dal Pacifico all’Atlantico. Alterna tratti molto panoramici ad altri meno entusiasmanti, ma è comunque la principale arteria di collegamento della nazione.
La strada più pericolosa, con il maggior numeri di incidenti registrati, è il tratto della Highway 1 che collega Revelstoke a Golden nella British Columbia. 148 chilometri a due corsie soltanto, senza quella di emergenza e spartitraffico.
Le strade di ghiaccio sono un’altra particolarità del Canada, nello specifico della parte settentrionale del paese. Ammetto che è proprio per percorrerne alcune che ho organizzato il mio viaggio nell’inverno 2018 nei Territori del Nord-Ovest, memore delle grandi imprese della serie tv “Gli eroi del ghiaccio”. In questo caso la prudenza è massima e occorre informarsi prima quali siano percorribili da un’auto e quali invece siano destinate solo ed esclusivamente ai mezzi pesanti che trasportano merci e materiali di vario tipo nelle zone più remote, altrimenti non collegate in altro modo.
Tra le strade più interessanti vi segnaliamo la Icefields Parkaway che è davvero un viaggio nel viaggio, spesso definita come una delle strade panoramiche più mozzafiato al mondo. Nella provincia dell’Alberta, attraversando le Montagne Rocciose, collega i due parchi nazionali di Jasper e Banff offrendo in soli 243 chilometri una miriade di luoghi da visitare, tra cui i famosissimi Lago Louise e il ghiacciaio Athabasca.
Nei remoti territori del Nord del Canada, tutto ha un ordine diverso dall’ordinario. Ed ecco così che si incontra una strada dal nome estremamente evocativo, “Road to Nowhere“, ossia “che porta al nulla”. Si tratta di una strada nel piccolissimo villaggio di Iqaluit nel Nunavut, una delle zone più isolate in assoluto della nazionale. Solo 3,5 chilometri prima di disperdersi nell’infinita tundra dove niente è tutto e tutto è niente.
Il vasto territorio canadese è la meta ideale per organizzare un viaggio in ogni stagione dell’anno.
L’offerta di hotel e alberghi in Canada si estende ai centri turistici più importanti e alle zone naturali da non perdere.
In Canada gli alberghi cinque, quattro, tre e due stelle si trovano nelle metropoli di Toronto, Vancouver, Montreal, e nelle altre città minori del Quebec come nella British Columbia.
L’offerta ricettiva varia tra gli alberghi di lusso, spesso provvisti di sale convegni per i meeting aziendali, e gli alberghi economici per tutte le tasche.
Un capitolo a parte sono gli hotel del Canada che sorgono negli spazi naturali del territorio.
Famose sono le Cascate del Niagara sul confine con gli Stati Uniti.
Gli alberghi sono predisposti per fare delle escursioni nel territorio circostante. Stesso discorso vale per i Grandi Laghi, con hotel sul lago dalla posizione suggestiva e romantica.
Il territorio canadese è famoso per includere molte località sciistiche, adatte a ogni tipo di sport invernale.
Gli alberghi sulle piste da sci del Canada sorgono nei pressi di Vancouver, Banff, Tremblant e Revelstoke, con piste per lo snowboard e lo sci di fondo.
Tra questi segnaliamo gli hotel per famiglie da tenere in considerazione se avete dei bambini piccoli con voi.
Durante un soggiorno in Canada gli hotel vicino alle terme e Spa soddisfano le esigenze di pernottamento di chi si trova nei centri termali di Calgari, Victoria, Halifax e nelle altre località termali del paese.
Cosa visitare
In Canada si possono trovare numerosi siti Unesco, sia di carattere Culturale che Naturalistico.
1 – Sito storico nazionale di L’Anse aux Meadows
Sito Culturale
Anno di dichiarazione: 1978
Sull’estremità della penisola settentrionale dell’isola di Terranova si trovano i resti di un villaggio vichingo dell’XI secolo, che rappresentano la prova della prima presenza europea in Nord America: gli scavi archeologici hanno riportato alla luce reperti molto simili a quelli rinvenuti in Groenlandia e in Islanda.

2 – Parco nazionale Nahanni
Sito Naturalistico
Anno di dichiarazione: 1978
Situato lungo il corso del fiume Nahanni, uno dei più spettacolari dell’America del Nord, il parco racchiude profondi canyon e altissime cascate, nonché un sistema di grotte calcaree unico al mondo. Il parco ospita anche specie animali della foresta boreale, come lupi, orsi grizzly e caribù, mentre negli ambienti montagnosi si possono incontrare bighorn bianchi e capre di montagna.

3 – Parco provinciale dei dinosauri – Alberta
Sito Naturalistico
Anno di dichiarazione: 1979
Oltre a scenari particolarmente belli, il Dinosaur Provincial Park, situato nel cuore dei calanchi dell’Alberta, racchiude alcune delle più importanti scoperte fossili risalenti all'”Età dei Rettili” mai fatte: circa 35 specie di dinosauri, che risalgono a 75 milioni di anni fa.

4 – Parchi nazionali di Kluane, Wrangell-St. Elias, Glacier Bay e Tatshenshini-Alsek
Sito Naturalistico
Anno di dichiarazione: 1979, 1992, 1994
Questi parchi comprendono un impressionante complesso di ghiacciai e alti picchi su entrambi i lati del confine tra Canada (Yukon e Colombia Britannica) e Stati Uniti (Alaska). Questi spettacolari paesaggi naturali ospitano molti orsi grizzly, caribù e bighorn bianchi. Il sito comprende anche il più grande campo di ghiaccio non polare del mondo.

5 – Parco nazionale Gwaii Haanas – Isole Regina Carlotta
Sito Culturale
Anno di dichiarazione: 1981
Il villaggio di Ninstints (Nans Dins) si trova su una piccola isola che si affaccia sulla costa occidentale delle isole Haida Gwaii. I resti delle case, le sepolture e i totem testimoniano l’arte e lo stile di vita degli Haida. Il sito celebra la cultura viva degli Haida e il loro rapporto con la terra e il mare e offre una chiave di lettura visuale delle loro tradizioni orali.

6 – Salto del Bufalo schiantato nello stato di Alberta
Sito Culturale
Anno di dichiarazione: 1981
Nell’Alberta sud-orientale i resti di sentieri e campi aborigeni, nonché diversi tumuli, nei quali ancora oggi si possono trovare numerosi scheletri di bisonti testimoniano un’usanza praticata dagli aborigeni delle pianure nordamericane per circa 6.000 anni. Grazie alla loro eccellente conoscenza della topografia e del comportamento dei bisonti, riuscivano ad uccidere le loro prede spingendoli verso un precipizio; le carcasse venivano poi fatte a pezzi e portate nel campo.

7 – Parco nazionale Wood Buffalo
Sito Naturalistico
Anno di dichiarazione: 1983
Situato nelle pianure del Canada centro-settentrionale, il parco (che copre una superficie di 44,807 km2) è abitato dalla più grande popolazione di bisonti del Nord America e luogo di nidificazione della gru americana. Un’altra attrazione del parco è il più grande delta interno del mondo, situato nel punto di unione tra i fiumi Peace e Athabasca.

8 – Parco delle montagne rocciose canadesi
Sito Naturalistico
Anno di dichiarazione: 1984, 1990
I parchi di Banff, Jasper, Kootenay e Yoho, situati uno in prossimità dell’altro, insieme al Monte Assiniboine e al parco provinciale di Hamber, punteggiato di picchi montagnosi, laghi, cascate, canyon e grotte calcaree, formano uno straordinario paesaggio montagnoso. Anche il sito fossile dell’Argillite di Burgess, famoso per i suoi resti fossili di animali invertebrati marini, si trova qui.

9 – Distretto storico della città di Québec
Sito Culturale
Anno di dichiarazione: 1985
Québec fu fondata dall’esploratore francese Champlain all’inizio del XVII secolo. È l’unica città del Nord America ad aver conservato le proprie fortificazioni e i numerosi bastioni, porte e costruzioni difensive che ancora la circondano. La città alta, costruita sulle rocce, è rimasta il centro religioso e amministrativo, con le sue chiese, i conventi e altri monumenti, come il Dauphine Redoubt, la Citadelle e lo Château Frontenac. Insieme alla città bassa e ai suoi quartieri, essa forma un agglomerato urbano che rappresenta uno dei migliori esempi di città coloniale fortificata.

10 – Parco nazionale Gros Morne
Sito Naturalistico
Anno di dichiarazione: 1987
Il parco, situato sulla costa occidentale dell’isola di Terranova, offre un raro esempio di processo di deriva dei continenti, laddove la crosta oceanica e le rocce del mantello terrestre sono esposte. Un’azione glaciale recente ha dato alla luce scenari spettacolari, con depressioni costiere, altopiani alpini, fiordi, valli glaciali, pareti rocciose, cascate e laghi.

11 – Centro storico della città di Lunenburg
Sito Culturale
Anno di dichiarazione: 1995
Lunenburg è il migliore esempio di sopravvivenza di un insediamento coloniale britannico pianificato nel Nord America. Fondato nel 1753, ha mantenuto il suo layout originale e l’aspetto generale, basato su una griglia rettangolare disegnata nel Paese d’origine. Gli abitanti sono riusciti a salvaguardare l’identità della città nel corso dei secoli preservando l’architettura in legno delle case, alcune delle quali risalgono al XVIII secolo.

12 – Parco nazionale Miguasha
Sito Naturalistico
Anno di dichiarazione: 1999
Il sito paleontologico del parco nazionale Miguasha, nel Quebec sud-orientale, sulla costa meridionale della penisola di Gaspé, è ocnsiderato il miglior esempio al mondo del periodo Devoniano, detto anche “Età dei Pesci”. La formazione di Escuminac del Devoniano superiore, databile a 370 milioni di anni fa contiene cinque o sei gruppi di pesci fossili associati a quel periodo. La sua importanza deriva dalla scoperta avvenuta in quel luogo del più numeroso e meglio conservato campione di Sarcopterigi che diedero origine ai primi tetrapodi.

13 – Canale Rideau sul Lago Ontario
Sito Culturale
Anno di dichiarazione: 2007
Il Canale Rideau, una costruzione monumentale dell’inizio del XIX secolo che copre 202 km della lunghezza dei fiumi Rideau e Cataraqui, da Ottawa sud fino al porto di Kingston sul lago Ontario, all’inizio per fini miliari e strategici, in un tempo, nel quale la Gran Bretagna e gli Stati Uniti ambivano al controllo della regione. Il sito, uno dei primi canali ad essere costruito appositamete per il transito di navi a vapore, presenta anche un insieme di fortificazioni. Si tratta anche dell’esempio di canale di marea meglio conservato in tutta l’America Settentrionale, che dimostra l’uso di questa tecnologia europea su larga scala. È l’unico canale dell’età d’oro della costruzione di canali in Nord America a rimanere ancora attivo lungo il tracciato originario e conservando ancora la maggior parte delle strutture intatte.

14 – Falesie fossilifere di Joggins
Sito Naturalistico
Anno di dichiarazione: 2008
Le Falesie Fossilifere di Joggins, un sito paleontologico di 689 ha situato lungo la costa della Nuova Scozia, sono state soprannominate “Galàpagos del Carbonifero” per il gran numero di fossili risalenti a questo periodo (tra i 345 e i 290 milioni di anni fa). Le rocce di questo sito sono considerate emblematiche di questo periodo della storia della Terra e sono la testimonianza più consistente e completa dello strato della Pennsylvania (dai 318 ai 303 milioni di anni fa), con l’inventario fossile della vita sulla Terra di quel periodo più ricco in assoluto. Sono presenti resti e impronte di animali molto primitivi e della foresta pluviale nella quale vivevano, lasciati sul luogo, intatti e indisturbati. Con i suoi 14.7 km di scogli marini, piattaforme rocciose e spiagge, il sito raggruppa resti di ben tre ecosistemi: estuario, foresta pluviale e piane alluvionali con foreste con stagni di acqua dolce. Questo sito offre la più ricca raccolta di forme di vita fossili in questi tipi di ecosistemi, con 96 generi e 148 specie di fossili e 20 gruppi di impronte. Il sito è classificato come contenente eccellenti esempi dei più importanti stadi della storia del pianeta.

15 – Il paesaggio di Grand-Pré
Sito Culturale
Anno di dichiarazione: 2012
Situati nella parte meridionale del bacino delle Mine in Nuova Scozia, i campi e i siti archeologici di Grand Pré costituiscono un paesaggio culturale portatore di testimonianze dello sviluppo di una zona rurale attraverso l’uso di dighe e di un sistema di paratoie di legno, avviato nel XVII secolo dagli Acadiani e portato avanti e conservato da Planters e dagli abitanti attuali del luogo. Con la sua estensione di oltre 13000 ha, il paesaggio culturale comprende una grossa fetta dei terreni coltivati e degli elementi archeologici dei paesi di Grand Pré e Hortonville, entrambe costruite dagli Acadiani e dai loro discendenti. Questo paesaggio è un eccellente esempio della capacità di adattamento dei primi coloni europei alle condizioni della costa atlantica nordamericana. Il sito, caratterizzato da una delle oscillazioni di marea più estreme al mondo, con una media di 11.6 m, è importante anche perché costituisce un monumento allo stile di vita degli Acadiani e alla loro deportazione, cominciata nel 1755, conosciuta con il nome di Grand Dérangement.

16 – Parco internazionale della pace Waterton-Glacier
Sito Naturalistico
Anno di dichiarazione: 1995
Nel 1932 il Parco nazionale del Lago Waterton (Alberta, Canada) e il Glacier Nation Park (Montana, USA) furono accorpati per formare il primo Parco internazionale della Pace al mondo. Il parco, che si trova sul confine tra USA e Canada, offre paesaggi eccezionali ed è inoltre particolarmente ricco di piante e mammiferi, nonché di praterie, foreste e di paesaggi alpini e glaciali.

17 – Stazione baleniera basca di Red Bay
Sito Culturale
Anno di dichiarazione: 2013
Red Bay, fondata da marinai baschi nel XVI secolo sull’estremità nord-orientale del Canada sulla sponda dello Stretto di Belle Isle, è un sito archeologico che offre la più antica, completa e meglio conservata testimonianza della tradizione europea della caccia alla balena. Gran Baya, come fu chiamata da coloro che fondarono il sito negli anni Trenta del XVI secolo, fu usata come base costiera per la caccia, la macellazione e la raffinazione del grasso di balena per la produzione di olio e per la conservazione. Presto divenne un’centro di produzione di olio di balena, il quale veniva spedito in Europa, dove veniva usato per l’illuminazione. Il sito, che veniva utilizzao nei mesi estivi, include resti dei forni usati per la lavorazione del grasso di balena, le officine dei bottai, i pontili, quartieri di residenza stagionale e un cimitero, insieme a relitti di navi e depositi di ossa di balena. La stazione fu usata per circa 70 anni, prima che la popolazione locale di balene scomparisse.

18 – Mistaken Point
Sito Naturalistico
Anno di dichiarazione: 2016
Questo sito fossile si trova nella punta sud-orientale dell’isola di Terranova, nel Canada orientale. Consiste in una stretta striscia di 17 km di aspre scogliere costiere. Di profonda origine marina, queste scogliere risalgono al periodo Ediacaran (580-560 milioni di anni fa), rappresentando i più antichi raggruppamenti conosciuti di grandi fossili ovunque. Questi fossili illustrano uno spartiacque nella storia della vita sulla terra: l’apparizione di organismi grandi e biologicamente complessi, dopo quasi tre miliardi di anni di evoluzione micro-dominata.

19 – Pimachiowin Aki
Sito Misto
Anno di dichiarazione: 2018
Pimachiowin Aki (‘La terra che dà vita’) è un paesaggio che comprende fiumi, laghi, zone umide e foreste boreali. Fa parte della dimora ancestrale dei Anishinaabeg, un popolo indigeno che vive di pesca, caccia e raccolta. Il sito comprende le terre tradizionali di quattro comunità Anishinaabeg (fiume Bloodvein, Little Grand Rapids, fiume Poplar e Pauingassi). È un esempio eccezionale della tradizione culturale di Ji-ganawendamang Gidakiiminaan (“mantenere la terra”), che consiste nell’onorare i doni del Creatore, nel rispetto di tutte le forme di vita e nel mantenere relazioni armoniose con gli altri. Una complessa rete di siti di sostentamento, siti di abitazione, percorsi di viaggio e siti cerimoniali, spesso collegati da vie navigabili, testimoniano questa antica e continua tradizione.

20 – Writing-on-Stone/Áísínai’pi
Sito Culturale
Anno di dichiarazione: 2019
La proprietà si trova sul bordo settentrionale delle semi-aride Grandi Pianure del Nord America, al confine tra [Canada] e Stati Uniti d’America. La Milk River Valley domina la topografia di questo paesaggio culturale, che è caratterizzato da una concentrazione di pilastri o hoodoos, colonne di roccia scolpite dall’erosione in forme spettacolari. La Confederazione dei Piedi Neri (Siksikáíítsitapi) ha lasciato incisioni e dipinti sulle pareti di arenaria della Valle del fiume Milk, a testimonianza dei messaggi degli Esseri Sacri. Datato in situ resti archeologici coprono un periodo tra ca. 2.550 e 1.550 anni a.C. e il periodo di contatto. Questo paesaggio è considerato sacro per il popolo dei Piedi Neri e le loro tradizioni secolari si perpetuano attraverso cerimonie e nel rispetto duraturo dei luoghi.

Quando andare
Il periodo migliore per visitare il Canada centro-meridionale, dove sorgono le principali città, è quello che va dalla fine dell’estate all’inizio dell’autunno (da fine agosto a fine settembre): si eviteranno così gli estremi climatici (il freddo invernale e il caldo estivo), si troveranno meno zanzare (che in piena estate si scatenano in gran parte del paese), e si potrà godere di un tempo spesso tranquillo e soleggiato (la cosiddetta estate indiana, che a volte si protrae fino ad ottobre).
Inoltre, alla fine di settembre si potranno ammirare i colori spettacolari che assumono in autunno le foreste di aceri e di altre specie di alberi.
Anche l’inizio dell’estate, da fine maggio a fine giugno, può essere un buon periodo.
Il periodo più caldo (luglio-agosto) non è del tutto da sconsigliare, anche se a volte vi possono essere giornate molto calde e si dovrà sopportare qualche temporale pomeridiano.
Il periodo peggiore, insieme al pieno inverno (dicembre-febbraio) è forse quello del disgelo, che varia a seconda degli anni e delle zone, e si verifica intorno al mese di aprile al centro-sud: la neve che si scioglie si trasforma in fango e gli spostamenti divengono difficili.
Sulle regioni settentrionali l’estate è l’unico periodo durante il quale la temperatura supera lo zero, ma gli spostamenti possono essere più facili quando tutto il territorio è ghiacciato.
Alle alte latitudini si possono ammirare le notti bianche nel mese di giugno, mentre oltre il circolo polare il sole non tramonta mai per un periodo più o meno lungo a seconda della latitudine.
A Pasqua gli immensi territori nordici sono ancora congelati, ma le giornate sono già abbastanza lunghe. In inverno invece le giornate sono brevissime.

Il Canada è un immenso paese caratterizzato in gran parte da inverni gelidi: la latitudine, la continentalità e la posizione delle catene montuose contribuiscono a farne uno dei più freddi del mondo.
La distribuzione della popolazione (le grandi città si trovano tutte lungo la fascia più meridionale) e la sua scarsità (pur essendo il Canada vasto 33 volte l’Italia, la sua popolazione è la metà di quella italiana) sono sufficienti a mostrare la durezza delle condizioni ambientali della gran parte del paese, a causa del freddo.
Ciò non toglie che durante la breve estate, nelle zone interne e meridionali vi possano essere giornate molto calde.
L’unica zona dove in inverno la temperatura media supera lo zero è la costa della Columbia Britannica (v. Vancouver), dove il clima è oceanico, fresco e piovoso.
Le Montagne Rocciose ostacolano le correnti miti del Pacifico, così che, se si esclude la costa occidentale, il resto del paese conosce inverni gelidi. Non esistono infatti barriere che ostacolino la discesa delle correnti gelide provenienti dal Polo.
La costa orientale (Nuova Scozia, Terranova) è molto più fredda di quella occidentale, perché riceve, nell’ambito delle correnti occidentali che prevalgono a queste latitudini, l’aria fredda dalle zone interne, e perché sull’Oceano Atlantico ad est del Canada scorre una corrente fredda, la Corrente del Labrador.
Così, se si confrontano le temperature del mare delle due coste, si può constatare come la temperatura dell’oceano sulla costa di Halifax ad est sia di circa zero gradi da gennaio ad aprile, mentre sulla costa di Vancouver ad ovest la temperatura dell’oceano non scende al di sotto degli 8 °C a febbraio.
L’area più soleggiata è quella delle Grandi Praterie, ad est delle Montagne Rocciose (Alberta, Manitoba e Saskatchewan): in città come Calgary, Winnipeg, Edmonton e Regina si superano le 2.300 ore di sole all’anno. Tuttavia, in estate risulta ben soleggiato anche il sud della Columbia Britannica, e in tarda primavera le regioni artiche.
Clima artico e subartico
Le vaste regioni artiche e subartiche, dalle isole settentrionali alla Baia di Hudson, conoscono soltanto due stagioni: un lunghissimo inverno, con temperature notturne normalmente intorno ai -30/-35 °C, e una breve estate che dura tre mesi, durante la quale la temperatura si porta intorno allo zero, accennando al disgelo (zone artiche), oppure sale di poco sopra questo valore, rimanendo mediamente al di sotto dei 10 °C (zone subartiche).
A queste latitudini subpolari, in inverno il sole non sorge per alcuni mesi; la stagione più soleggiata è nettamente la primavera, mentre in estate, anche se il sole non tramonta mai, aumenta il numero di giorni nuvolosi e piovosi. Ecco la media delle ore di sole al giorno.
In Canada il clima subartico si trova anche a latitudini relativamente basse: sulle coste della Baia di Hudson si trova una vegetazione tipo tundra anche al 60° parallelo, mentre in Europa a quelle latitudini troviamo grandi città come Stoccolma e Oslo. Ecco,
A Churchill il sole si vede abbastanza raramente in inverno, mentre a luglio, il mese più soleggiato, si vede all’incirca per la metà del tempo.
La baia di Hudson è completamente congelata da dicembre ad aprile, mentre a maggio, giugno e novembre può essere più o meno congelata a seconda degli anni. Ricordiamo che il mare, essendo salato, congela a circa -2 °C.
Nord-ovest
Nel nord-ovest, nello Yukon e nei Territori del Nord-ovest, il clima è fortemente continentale, con un lungo e freddissimo inverno, e una breve ma intensa estate, durante la quale le temperature diurne possono raggiungere i 30 °C; le notti estive però si mantengono fresche (questo vale per il fondovalle e per le zone collinari: in alta montagna il freddo è ovviamente assicurato anche in estate).
Durante l’inverno in questa regione si registrano le temperature più basse del Nordamerica: il 3 febbraio 1947 a Snag, Yukon, a quasi 600 metri di quota, al confine con l’Alaska, si toccarono i -62,8 °C.
Queste ondate di freddo si verificano a causa della vicinanza con la Siberia: quando un anticiclone si posiziona sul Pacifico, si forma un “treno” di aria fredda (che in Nordamerica chiamano “l’Espresso siberiano”) dalla Siberia orientale, che a volte si getta fino alle regioni del centro-ovest degli Stati Uniti.
A Snag comunque la temperatura media di gennaio è di -27,5 °C, mentre sale a 13,5 °C, con una media di 20 °C di massima, a luglio.
Inuvik si trova appena a nord del circolo polare, e il sole non sorge mai per un mese, dal 6 dicembre al 5 gennaio. Il mese più soleggiato è giugno, quando il sole non tramonta mai (quindi la percentuale delle ore di sole non è molto alta, circa il 52%).
Montagne Rocciose
Sulle Montagne Rocciose della Columbia Britannica e dell’Alberta, il clima varia a seconda dell’esposizione e dell’altitudine.
I versanti occidentali hanno un clima molto umido (le precipitazioni superano i 2.000 mm annui) e relativamente mite.
Invece, nelle zone interne e sui versanti orientali le precipitazioni diminuiscono rapidamente, fino a scendere al di sotto dei 500 mm annui, e il clima si fa continentale.
A Calgary, a 1.000 metri di quota, gli inverni sono gelidi, infatti la temperatura media di gennaio è di -7 °C (mentre a Edmonton, più a nord e a 670 metri, è di -10,5 °C), mentre le estati sono miti, con notti molto fresche e giornate piacevoli, ma vi possono essere punte di caldo intenso, in cui si possono toccare i 30 °C.
Nelle vallate e nei versanti esposti ad est soffia nei mesi freddi il terribile e gelido blizzard proveniente dal nord, ma può soffiare anche un vento totalmente diverso, il chinook, un vento caldo e secco, simile al nostro foehn ma ancora più intenso, che può fare aumentare la temperatura di decine di gradi, e fare letteralmente evaporare la neve in pochi minuti.
Il chinook porta cambiamenti di temperatura così spettacolari perché assomma l’effetto di un notevole riscaldamento per compressione (il vento discende da montagne molto elevate) a quello della differente massa d’aria (molto più mite perché proveniente dall’area del Pacifico).
Se il chinook soffia ai piedi delle montagne, il blizzard è un vento tipico delle sterminate praterie e pianure del Canada.
Grandi pianure
Sulle pianure del centro-ovest, dalla zona meridionale dei territori del Nord-ovest alle pianure centro-meridionali del Saskatchewan e del Manitoba, il clima è fortemente continentale, con una breve estate, calda di giorno e fresca di notte, ma durante la quale vi possono anche essere giornate torride, e un inverno lungo e freddissimo.
La continentalità è così forte che in una medesima località la temperatura può scendere sotto i -40 °C in inverno, e può toccare i 40 °C in estate.
Le precipitazioni, più abbondanti in estate, sono contenute (ad ovest di Winnipeg sono inferiori ai 500 mm all’anno), e a volte si possono verificare dei periodi di siccità.
In inverno il blizzard scatena spaventose tempeste di neve.
Costa del Pacifico
Sulla costa del Pacifico, il clima è oceanico, molto diverso dal resto del Paese.
Gli inverni sono molto piovosi ma abbastanza miti (in genere la temperatura è superiore allo zero, anche se quasi ogni anno si verifica qualche gelata e qualche nevicata), mentre le estati sono fresche ma piuttosto soleggiate, anche se a volte può piovere.
Vancouver è l’unica grande città del Canada che non sia gelida in inverno: la temperatura media è di 4 gradi a gennaio e di 18 °C a luglio, e il clima assomiglia più a quello di Londra (anche se l’estate a Vancouver è più soleggiata) che a quello dei paesi freddi.
Il sud
Nella regione dei Grandi Laghi, nelle pianure centro-meridionali dell’Ontario e del Quebec, il clima è ancora continentale, ma diventa più umido, con precipitazioni intorno ai 1.000 mm annui, ben distribuite nel corso dell’anno.
Ad un inverno gelido, caratterizzato da giornate secche e soleggiate alternate a giornate in cui dominano il maltempo e le nevicate, segue una primavera tardiva e molto fresca, e poi un’estate abbastanza breve, durante la quale si alternano giornate fresche e piovose, a giornate calde, afose e temporalesche.
A Montreal la temperatura invernale assomiglia a quella di Mosca (media -10,5 °C), mentre l’estate è abbastanza calda (più o meno come a giugno in molte località di pianura italiane).
A Toronto, in Ontario, situata più a sud, mediamente fa meno freddo in inverno (la media di gennaio è -5.5 °C), ma praticamente ogni anno la temperatura scende per qualche giorno sotto i -20 °C. L’estate è simile a quella di Montréal: abbastanza calda, temporalesca, a volte afosa, con qualche giornata fresca.
Il Lago Ontario presso Toronto è molto freddo in inverno, mentre in estate diventa quasi accettabile per fare il bagno, almeno per coloro che non soffrono il freddo, soprattutto ad agosto, quando raggiunge i 21 °C.
Durante l’inverno, nella regione dei Laghi l’aria gelida proveniente da nord-ovest raccoglie l’umidità passando sui Grandi Laghi e si scontra con l’aria più mite proveniente dagli Stati Uniti: perciò in questa zona si verificano spesso ondate di maltempo e abbondanti nevicate.
Nella parte meridionale dell’Ontario, che è anche la più meridionale del paese, a volte in estate si verificano giornate caldissime e afose, quando arriva l’aria calda dalle zone interne degli Stati Uniti: in questi casi la temperatura può arrivare anche a 40 °C.
Coste orientali
Le coste orientali del Canada (Nuovo Brunswick, Nuova Scozia, Terranova e Labrador) hanno un clima umido, gelido e nevoso in inverno, mite e piovoso in estate.
Ad Halifax le precipitazioni sono abbondanti, dato che ammontano a 1.450 mm l’anno, infatti in tutte le stagioni passano le perturbazioni, dovute ai continui scontri di masse d’aria.
Essendo affacciata sull’oceano Atlantico ed esposta a sud, anche in pieno inverno Halifax può ricevere le correnti meridionali, che portano la temperatura sopra lo zero e fanno cadere la pioggia.
Qui il sole non si vede molto spesso in media, comunque a luglio e agosto brilla all’incirca per la metà del tempo.
Sulla costa sud della Nuova Scozia, il mare non gela in inverno, tranne che nelle baie più chiuse e protette. In estate, il mare è molto fresco, se non freddo.
Le coste più orientali e settentrionali di Terranova registrano temperature molto fresche, e persino fredde, anche in piena estate, a causa della diretta influenza della Corrente del Labrador.
Qui il clima assomiglia a quello dell’isola di Sakhalin e delle coste del Mare di Okhotsk nella Russia orientale, ed in estate è fresco e nebbioso.
Lo scontro tra la corrente marina fredda e le correnti più calde che risalgono dalle latitudini tropicali dell’Atlantico genera frequenti e fitte nebbie.
Per questo motivo, la zona dei Grandi Banchi (“Grand Banks”) è la più nebbiosa del mondo.
Cosa mettere in valigia
In inverno: abbigliamento per il grande freddo, maglia termica, calzamaglia, parka con cappello, guanti, stivali, copricapo invernale; magliette a maniche corte e camicie leggere per gli ambienti surriscaldati al coperto. Per la zona di Vancouver e la costa occidentale, vestiti caldi, cappotto, impermeabile o ombrello.
In estate: nelle principali città, vestiti leggeri, magliette a maniche corte per le giornate calde, giacca e felpa per la sera e le giornate fresche, impermeabile o ombrello. Per le zone artiche, le montagne e le escursioni nei mari settentrionali e nei ghiacciai: giacca calda e vestiti pesanti, guanti, impermeabile.