Borghi Incantati – Fly and Drive 7 Notti tra Portogallo e Spagna
Fly & Drive, One More Time

Borghi Incantati – Fly and Drive 7 Notti tra Portogallo e Spagna
€€
PORTOGALLO E SPAGNA
ARRIVO E PARTENZA DA LISBONA – 7 notti / 8 giorni
Tour cod. 000000
Fly and Drive su base privata a date libere
Un viaggio tra Spagna e Portogallo
Lisbona – Arraiolos – Mérida – Aracena – Montemor-o-Novo – Palmela
Un viaggio fly and drive che toccherà borghi e cittadine ricche di millenni di storia, dai lasciti del glorioso Impero Romano, dei califfati mussulmani, dei templari, con incluse alcune esperienze. Lo sfondo sarà il placido e tranquillo paesaggio del Ribatejo ed Alentejo portoghesi e dell’Estremadura e Andalusia spagnole, dove il silenzio e il suono della sola natura regnano sovrani.
Itinerario di viaggio
Arrivo all’aeroporto internazionale di Lisbona trasferimento all’hotel prescelto
Nel pomeriggio tour di mezza giornata in Tuk Tuk (elettrico) per conoscere gli aspetti più autentici della città di Lisbona e inerpicarsi nei vicoli più stretti, guida parlante italiano (secondo disponibilità) ed alcune degustazioni incluse.
NB L’itinerario e i monumenti da visitare saranno concordati insieme alla guida in base ai propri interessi e al tempo a disposizione.
Lisbona è una città che ha accolto nei secoli, molte e diversificate culture provenienti da terre lontane. Partendo da quello che si può considerare il centro per antonomasia della città, il Rossio, percorrendo le vie parallele della Baixa pombalina, tra cui spicca la Rua Augusta che termina con l’omonimo arco, si arriva alla Praça do Comércio che si affaccia sul Tago (Tejo). Proseguendo lungo il fiume, appaiano già alcuni dei luoghi più belli della città: la zona di Belém, con monumenti classificati Patrimonio Mondiale, quartieri medievali, l’iconico Ponte 25 de Abril con il Cristo Rei che da Almada sull’altro lato del fiume protegge la città e aree urbane più recenti o moderne, dedicate allo svago e al divertimento come il Parque das Nações.
Ma Lisbona non è solo il lungo fiume, su uno dei colli spicca il Castello di São Jorge il punto più alto di Lisbona, con accanto uno dei quartieri più caratteristici, l’Alfama, dove nelle piccole casas de fado, oltre a gustare i piatti più autentici ci si può avvicinare all’emblema della musica lusitana. Dall’altro lato magari utilizzando o Elevador Santa Justa, un ascensore progettato da Ponsard discepolo del grande Gustave Eiffel, si può raggiungere i resti gotici del Convento do Carmo, un viewpoint da dove Lisbona appare in tutta la sua bellezza, con il Castello che tra i verdi e secolari alberi di pino domina il Rossio e la Baixa, i palazzi adornati di Azulejos e il fiume che dopo aver attraversato mezza penisola iberica e salutato affascinanti città come Toledo incontra finalmente lo sconfinato Oceano Atlantico. Lasciando alle spalle il Convento do Carmo si entra nel Bairro Alto, fatto di ripide strade ciottolate e che racchiude l’anima di una città che con i suoi navigatori si aprì al mondo fin dalla fine del medio evo.
Ritiro dell’auto e si parte per un viaggio che toccherà borghi e cittadine ricche di millenni di storia, dai lasciti del glorioso Impero Romano, dei califfati mussulmani, dei templari. Lo sfondo sarà il placido e tranquillo paesaggio del Ribatejo ed Alentejo portoghesi e dell’Estremadura e Andalusia spagnole, dove il silenzio e il suono della sola natura regnano sovrani.
Si lascia Lisbona dirigendosi verso nord alla scoperta della cittadina di Santarem capoluogo del Ribatejo, si prosegue per l’incantevole Tomar, “la città dei templari”. Si visiterà la cittadina un tempo popolata da gloriosi cavalieri a bordo di un Tuk Tuk. Finita la visita si lascia il Ribatejo in direzione sud est, raggiungendo l’Alentejo fino ad Arraiolos, storico borgo famoso per la lavorazione dei tappeti.
Situata su un altopiano, Santarém è un belvedere sulla fertile regione della valle del Tago, famosa per l’agricoltura, l’allevamento di bestiame e le corride (toradas). I romani la chiamavano Scalabis, la fecero diventare una delle più importanti città lusitane., il dominio arabo ne rafforzò il ruolo strategico, con i crsitiani divenne residenza reale e capitale del regno (1325-57), fino al XV secolo.
Conosciuta come la città dei Templari, di cui fu antica sede dell’Ordine, Tomar è una affascinante cittadina del Ribatejo portoghese, nota per la ricchezza artistica e culturale. Lo sviluppo di Tomar è intimamente legato all’Ordine dei Templari, che nel 1159 ricevettero queste terre come ricompensa per l’aiuto prestato nella riconquista cristiana del territorio.
Arraiolos è una ridente cittadina alentejana, la cui fondazione risale al II secolo a. C. Il castello medievale fu fatto edificare da D. Dinis (1279-1325), e il borgo si sviluppò fuori delle mura. Del patrimonio artistico, va citata anche l’Igreja do Salvador, del XVI secolo, con bellissimi dipinti. Il suo nome è conosciuto in tutto il mondo per i famosi Tapetes de Arraiolos, realizzati artigianalmente, citati già in documenti del XVI secolo. Il tipo di disegno utilizzato si riferisce a 3 epoche precise: la prima, corrispondente al XVIII secolo, con composizioni di influenza persiana, considerati gli esemplari migliori; la seconda, del XVIII secolo, con disegni di ispirazione popolare, come figure o animali; la terza, tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, con composizioni meno dense e più stilizzate.
Si lascia Arraiolos e si procede verso il confine con la Spagna, la prima tappa è ancora in Alentejo Estremoz, famosa per il marmo bianco, seconda tappa Elvas e la sua fortezza a forma unica di stella. Si passa così il confine con la Spagna entrando nella regione dell’Estremadura, forse meno nota della vicina Andalusia, ma sorprendente nel paesaggio e retaggio storico. Si segue il fiume Guadiana che in più punti segna il confine tra Spagna e Portogallo, la prima cittadina e Badajoz che manifesta la sua posizione di frontiera con le mura di costruzione araba. Seguendo il Guadiana si giunge alla via della Plata che univa Asturica Augusta ora conosciuta come Astorga a Emerita Augusta – Mérida “la città romana che continua a vivere” punto finale della tappa odierna.
Bianca e nobile, Estremoz si divide in due nuclei che ne segnano l’evoluzione: il complesso urbano medievale prossimo al castello e, fuori delle mura, la città moderna. Estremoz possiede un ricco patrimonio culturale, nel quale si distinguono il castello, con le sue mura medievali e l’antica cittadella (XIII secolo) che attualmente ospita una Pousada. Estremoz è nota soprattutto per l’estrazione e lo sfruttamento del marmo bianco, di alta qualità. È grazie a questa zona, che il Portogallo è diventato il secondo paese esportatore di marmo del mondo. Altrettanto famosi sono le terrecotte rosse della regione, che hanno dato origine ai pupazzi tradizionali facili da trovare nei negozi di artigianato della città.
Situata vicino alla frontiera, con la Spagna, Elvas si contraddistingue con la più grande fortificazione a baluardi del mondo, le cui strutture difensive di circa 10 km a forma di stella, sono una testimonianza unica dell’evoluzione della strategia militare, mantenuta fino al XIX secolo. Elvas accoglie gli ospiti all’entrata con un imponente acquedotto, per un’estensione totale di circa 8 km e 843 archi. La sezione principale si caratterizza per i quattro livelli di arcate sostenute da contrafforti. Risalente al 1498, la costruzione dell’acquedotto fu inizialmente supervisionata da Francisco de Arruda, un architetto che lavorò alla Torre di Belém a Lisbona.
Situata sulle rive del fiume Guadiana, a solo sei chilometri dal Portogallo, Badajoz la capitale dell’Estremadura ha un passato legato alla sua posizione di frontiera. Percorrendo le vie del centro storico, si scoprono mura d’origine araba, interessanti monumenti e strade, pittoreschi porticati. Nei dintorni della piazza España si trovano alcuni dei migliori stabilimenti in cui assolvere agli obblighi della gastronomia dell’Estremadura. La tavola di Badajoz si nutre di ricette antiche elaborate con i prodotti della terra e con quelli provenienti dall’America, come la paprika e la patata
Mérida è una meta in cui rivive l’antico Impero Romano. Il suo teatro romano continua a essere utilizzato dopo 2.000 anni di storia e nelle sere d’estate ospita il Festival Internazionale del Teatro Classico. Le rovine antiche conservate fino a oggi sono la testimonianza tangibile della sua grandezza. Questi magnifici reperti sono sparsi per tutta la città, tempio di Diana, l’anfiteatro e il teatro, il circo, le terme, gli acquedotti, gli archi. Di sera, sapientemente illuminati, i monumenti antichi appaiono ancor più suggestivi e potrete vivere un momento di pura magia.
Giornata dedicata alla visita di Mérida e se lo si desidera, vi è la possibilità di visitare due “gioeielli” dell’ Estremadura non lontani da Merida, Cáceres seguendo la via delle Plata verso nord e Trujillo che diede i natali a Francisco Pizarro, che scopritore del Perú. Rientro a Mérida per il pernottamento.
Cáceres città dell’Estremadura nota come “la città dei mille stemmi” merita sempre una visita. Camminare nelle sue strette vie acciottolate è come viaggiare indietro nel tempo, circondati da dimore, palazzi rinascimentali e chiese coronate da nidi di cicogna si capisce perché Cáceres è stata dichiarata Città Patrimonio dell’Umanità.
Trujillo, situata tra le pianure dei fiumi Tago e Guadiana, ospita un importante complesso di chiese, castelli e ville disposti intorno alla sua piazza Mayor, dichiarato Bene di Interesse Culturale. La città ha dato i natali a due grandi conquistatori: Francisco Pizarro, che scoprì il Perú e Francisco de Orellana, per questo motivo, Trujillo fa parte del Percorso dei Conquistadores che tocca altre località dell’Estremadura.
Si va verso sud seguendo la via della Plata costruita dagli antichi romani, prima tappa e Zafra incantevole borgo fortificato dominato dall’Alcázar del XV secolo. Si prosegue verso sud ovest fino a Jerez de los Caballeros altro baluardo dei templari che ha dato in natali a Vasco Nuñez de Balboa il primo europeo che avvistò l’Oceano Pacifico. Si lascia l’Estremadura e percorrendole le dolci e silenziose colline dorate, punteggiate da querce e sugheri, si entra in Andalusia Nella Sierra da Aracena. Sosta a Jabugo la patria del Jamon Iberico, un ingresso in un prosciuttificio è già prenotato. Potrete scoprire la lavorazione “dell’orgoglio dell’Andalusia” degustare il famoso prosciutto e vedere i maiali iberici di colore negro (pata negra) pascolare in libertà nella foresta della Sierra de Aracena, nutrendosi di ghiande. Si prosegue fino ad Aracena per il pernottamento.
Zafra, conosciuta anche come la Piccola Siviglia, si trova nel cuore della Bassa Estremadura, in una pianura ai piedi delle formazioni rocciose della Sierra di Castellar. La città cominciò a crescere grazie alla sua posizione strategica lungo la Via della Plata (Via dell’Argento), un’importante via di comunicazione della Hispania romana. La sua tradizione mercantile rivive ancora oggi nella fiera del bestiame di San Miguel.
Ridente cittadina della provincia di Badajoz a Jerez de los Caballeros, città dei templari, la cultura, sapere e arte, espressa in vari stili (preistorico, gotico e barocco), si prendono per mano. È immersa in verdi praterie dove pascolano grandi greggi di bestiame, la principale risorsa dell’economia locale. Il centro storico è stato dichiarato Bene di Interesse Culturale.
Jabugo si trova nella regione della Sierra de Aracena, a nord di Huelva, in Andalusia ed è la patria del Jamon Iberico, prodotto emblematico della gastronomia spagnola ed esportato in tutto il mondo.
Aracena si trova nella parte settentrionale della provincia di Huelva, nella Sierra de Aracena y Picos de Aroche. Presenta l’architettura tipica dei paesini andalusi, con casette bianche che spiccano nel paesaggio verde della sierra. Il centro storico, dai trascorsi Arabi e Templari, dichiarato Bene di Interesse Culturale, e la Grotta delle Meraviglie sono i maggiori punti di interesse a livello turistico.
Si prosegue verso il Portogallo per le strade un tempo battute da Romani Arabi e Templari fino a raggiungere il bacino artificiale di Alqueva immensa opera idrica che ha come emissario ed immissario il Fiume Guadiana che più volte è stato compagno di questo viaggio. Una breve sosta a Mourão dove volendo si potrebbe anche approfittare per una nuotata nel lago e attraverso un ponte si raggiunge Monsaraz altra roccaforte dei templari, considerato il borgo più bello del Portogallo. Il viaggio continua verso Evora ed una volta oltrepassata la tappa finale sarà Montemor-o-Novo, dove si soggiornerà in una tenuta vinicola di Charme famosa per i deliziosi vini e la cucina curata da sapienti chef. Vi aspetterà una degustazione di vini dell’Alentejo.
Nel bacino artificiale di Alqueva, la spiaggia fluviale di Mourão ha un arenile di circa 320 metri, di cui 100 sorvegliati. Esiste anche una zona erbosa con ombrelloni, piscina galleggiante per bambini, piattaforma galleggiante con trampolino per tuffi, scala per bagnanti e scivolo. Della fortificazione seicentesca che fa parte del Castello di Mourão rimane ben poco, a parte le massicce mura medievali di marmo, scisto e granito. Da notare la pianta triangolare, delimitata da torri quadrate
Il grazioso villaggio medievale di Monsaraz mantiene la magia dei tempi antichi come pochi altri al mondo. Fatto di calce e scisto, questo luogo ci sussurra, tra l’eco dei nostri passi nelle sue strade. Si potrebbero raccontare molte storie magnifiche sui suoi coraggiosi re, cavalieri templari, gente intrepida e dame di semplice bellezza. Nel 2017 Monsaraz, ha vinto la categoria “Villaggi Monumento” nel concorso 7 Maravilhas de Portugal
Sovrastata dalla sua imponente cattedrale, Évora è adagiata su una dolce collina nel vasto orizzonte della pianura azulejos, conservando nel suo centro storico – protetto da un’ampia cinta muraria – un patrimonio culturale di grande valore che l’UNESCO ha classificato Patrimonio dell’Umanità. La città, le cui strette stradine di ispirazione moresca contrastano con le piazze inondate di luce, vive su duemila anni di storia. Conquistata nel 59 a.C. dai romani, che le diedero il nome di “Liberalitas Julia”, Évora andò acquisendo grande importanza, come attestano le vestigia ancora oggi visibili, di cui sono un esempio le rovine di un grazioso tempio risalente alla fine del II secolo, diversi tratti di mura e la cosiddetta porta di Dona Isabel, oltre a rovine delle terme della città che si trovano sotto il palazzo del Municipio.
Partenza in direzione in direzione Setubal. Arrivo in tempo per l’escursione in barca (o catamarano) nel Parque Natural da Arrábida, dove in un incantevole paesaggio di bianche falesie calcaree, verdi foreste e acque turchese è possibile veder nuotare i delfini accanto all’ imbarcazione. Si procede verso Palmela roccaforte templare, con una sosta in una cantina per la degustazione di vino essendo nel territorio denominato Rota de Vinhos. Visita del borgo di Palmela e pernottamento a Palmela o nella Serra da Arrábida.
Situato vicino al mare, tra Setúbal e Sesimbra, cittadina dedita alla pesca, il “Parque Natural da Arrábida” – in cui l’azzurro del mare si alterna con le tonalità sbiancate delle falesie di calcare e con il verde del denso manto vegetale che copre la Serra – è un luogo di rara bellezza. La ricca vegetazione è una delle maggiori attrattive del Parco. In questi luoghi si trova infatti uno dei rari esempi di macchia mediterranea del Portogallo, la cui conservazione è stato uno dei motivi che ha portato a considerare l’Arrábida un’autentica reliquia scientifica internazionale.
Ubicata su uno dei contrafforti della Serra da Arrábida, Palmela deve il suo nome ai romani. Gli arabi, si occuparono della costruzione del castello nel punto più alto della città, da dove si domina tutta la regione che si estende tra i fiumi Sado e Tago, scorgerndo persino la Serra de Sintra e rendendolo uno dei più bei belvedere della regione.
8° Giorno Palmela (Serra da Arrábida) – Lisbona aeroporto (30 Km)

Partenza in direzione aeroporto di Lisbona. Rilascio dell’auto agli uffici aeroportuali in tempo per il volo di rientro.
La quota comprende
- Alloggio in camera a matrimoniale/2 letti con trattamento di prima colazione
- Trasferimento all’arrivo
- Noleggio Auto dal giorno 2
- Tuk Tuk tour a Lisbona
- Tuk Tuk tour a Tomar
- Crociera nel Parque Natural da Arrábida
- Degustazione Jamon Iberico di Jabugo
- Degustazione Vini dell’Alentejo a Montemor-o-Novo
- Degustazione nella Rota de Vinhos
La quota non comprende
- tutte le spese personali, quali mance, bevande al tavolo, facchinaggi, lavanderia, chiamate telefoniche
- tutto quanto non espressamente indicato alla voce “La quota comprende”.
Note
€€ – da 1.001 a 2.000 euro a persona in camera doppia
€€€ – da 2.001 a 3.000 euro a persona in camera doppia
€€€€ – da 3.001 a 4.000 euro a persona in camera doppia
€€€€€ – da 4.001 a 5.500 euro a persona in camera doppia
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