Tour of the Dragon – la corsa ciclistica “infernale” – Bhutan

Published On: 21 Agosto 2020|Tags: , |
Print Friendly, PDF & Email

Soprannominato il “Tour de France del Bhutan”; Il Tour of the Dragon è un evento annuale, che comprende alcuni dei migliorie impervi sentieri ciclabili himalayani. La gara inizia a Bumthang, nel Bhutan centrale (2610m), e arriva a Thimphu attraverso quattro passi di montagna. L’evento di un giorno è una delle gare ciclistiche più estenuanti al mondo; tuttavia, la vista mozzafiato e l’ambiente naturale incontaminato sono la ciliegina sulla torta.

.

La gara è stata concepita da Sua Altezza Reale, il Principe Jigyel U. Wangchuck-Presidente del Comitato Olimpico del Bhutan, appassionato di ciclismo e gran sportivo. Sua Altezza Reale ha guidato la gara con un gruppo di appassionati nell’anno 2010 ed è stato uno dei pochi che l’ha concluso in tempi record. La gara si svolge il primo sabato di ogni settembre, subito dopo i monsoni quando sta per arrivare l’autunno.

La gara sponsorizzata da Red Bull non è solo l’evento di un giorno più impegnativo del mondo, ma anche uno dei più belli, in quanto i ciclisti attraversano un ambiente naturale ed incontaminato, racchiuso tra alcune delle ultime foreste vergini al mondo. Il Tour of the Dragon si può definire la gara più panoramica, attraverso passi di alta montagna che aprono vedute su alcune delle più alte vette al mondo

Il percorso del Tour of the Dragon

Il percorso designato per il Tour of the Dragon, che porta da Bumthang alla capitale Thimphu, può essere insidioso, “The road”, come viene comunemente chiamato, è soggetto a frane giornaliere che devono essere sgomberate dalle tre alle quattro volte a settimana. Durante l’estate, la stagione monsonica di tre mesi, erode la terra così tanto, da far cadere sulla strada massi delle dimensioni di un camion. Gli autobus turistici possono rimanere bloccati per giorni.

Eppure, “The road”, è ancora una meraviglia ingegneristica che miracolosamente avvolge le pareti di ripidi pendii montani in un delicato nastro di terra e asfalto. Non ci sono tratti pianeggianti, ma ci sono centinaia di stupas ai bordi della strada, croci commemorative, santuari, ruote di preghiera e segnali di avvertimento con messaggi come “Please Don’t Be Unpredictable”. Nonostante il terrore di semplicemente percorrerla, senza parlare del fatto di pedalare al buio sotto la pioggia – la strada e la corsa sono un punto di orgoglio per il popolo bhutanese.