Street Art Portoghese ai tempi del Covid
Se dovessi “raccontare” il popolo portoghese a chi non lo conosce direi che senza dubbio ha in abbondanza :
SENSIBILITA’ – CULTURA – ARTE
Quello che non finisce mai di stupirmi è che l’arte sembra scorrere nelle vene più che mai nei giovani. Loro portano avanti con orgoglio le tradizioni, ho avuto ad esempio il piacere di assistere ad una magnifica esibizione di un ragazzino di 12 anni che suonava la fisarmonica in un concerto di Fado come solo un artista di grande esperienza avrebbe saputo fare, mi ha fatto riflettere che in italia sono pochi i giovani che si fanno carico di non far svanire nel nulla le tradizioni, la musica e i canti popolari della nostra terra.
Invece i giovani portoghesi vanno oltre, non solo sono fieri delle loro radici culturali, ma le rielaborano e le reinterpretano in chiave moderna, dando vita a dei nuovi generi musicali e in alcuni casi a delle vere e proprie nuove forme d’arte. Questo forse è l’aspetto che più mi affascina di questo popolo che ha rapito il mio cuore. Un’altra cosa che mi ha stupito è quanto spazio e libertà di esprimersi venga concesso ai giovani. Non è difficile per una band emergente trovare una manifestazione, un locale o un festival dove esibirsi, un esempio di questo è il Festival F di Faro, un evento interamente dedicato alla musica Made in Portugal, ma ci sono tantissimi altri esempi come questo. Basti pensare che l’arte urbana è oramai uno dei tratti caratteristici delle città portoghesi, da sculture, statue in metallo, azoulejos dipinti a mano e non ultimi per importanza i magnifici murales.
A dimostrazione della grande sensibilità dei giovani portoghesi oggi vorrei portare alla vostra attenzione il loro modo di ringraziare gli infermieri e medici, eroi moderni nella lotta al Covid.
Edis One – Lisbona (Giugno 2020)
Questa opera di street-art è in Rua Abílio Mendes, accanto all’ospedale Lusíadas, inaugurata il 19 giugno 2020 in occasione dei 100 giorni dalla dichiarazione di pandemia da parte dell’OMS. È stata realizzata a sei mani dall’artista Edis One affiancato da Pariz One e Ôje. Assieme per comporre questo colorato murales che ritrae coloro che, rappresentati senza volto, sono in prima linea nella lotta contro la pandemia. A proposito, c’è un cuore in una mano ed una scritta che dice: “Grazie, siamo con voi”. L’opera è stata commissionata dal gruppo Lusíadas Saúde.
Vhils – Porto (Giugno 2020)
I nuovi eroi non indossano maschere, ma mascherine, sono tra noi e lavorano per noi. Firmata dall’artista internazionale Alexandre Farto, meglio noto come Vhils, in questo dipinto sono rappresentati i volti di dieci tra medici, infermieri, assistenti, amministratori e tecnici dell’Ospedale de São João, divenuto uno dei centri di riferimento per al cura del Covid-19 nell’area di Porto.
Guel Do It – Vila Nova de Gaia (Settembre 2020)
Inaugurato alla presenza del Premier Costa, che lo ha particolarmente apprezzato, questo murales di 200 m2 è un tributo al nobile lavoro degli operatori sanitari. Si trova all’interno del Centro Hospitalar de Gaia in Rua Conceição Fernandes. L’autore è Miguel Mazeda, classe 1995, artista gaiense che si firma come Guel Do It. Ragazzo dall’animo sensibile, oltre a collaborazioni con marchi e istituzioni rinomati, ha lavorato con associazioni legate all’edilizia sociale ed all’accoglienza di bambini a rischio.
MrDheo – Vila Nova de Gaia (Novembre 2020)
MrDheo – Vila Nova de Gaia (Novembre 2020)
MrDheo è l’autore di numerosi murales di street-art sparsi non solo in tutto il Portogallo, ma in tutto il mondo. Infatti tra il 2008 e il 2020 ha esposto in tutti i continenti. In particolare nel 2014 sono inaugurate due sue mostre a Roma e Milano. Ma è dello scorso novembre la realizzazione all’interno di una fabbrica abbandonata ad Arcozelo, quartiere di Vila Nova de Gaia, di un murales dedicato agli infermieri. Quest’opera, dal titolo “Anjos na terra” è realizzata manualmente, utilizzando esclusivamente spray. Raffigura l’infermiera Sofia, infettata dal Covid-19 mentre lavorava all’Hospital de S.João di Porto, che colpisce con una mazza da baseball un’iconografia del virus.
Asur – Loures (Dicembre 2020)
Giovane e talentoso, classe 1993, Asur, è conosciuto come l’autore del meraviglioso murales “The Ocean Wall” nel tunnel pedonale della rotonda dei Due Mondi all’ingresso della città di Albufeira. Così che la Camera di Loures, a nord di Lisbona, gli ha chiesto di realizzare “Ramo de Flores” accanto all’Ospedale Beatriz Ângelo in Av Armando dos Santos Ferreira. Affinché potesse rappresentare il duro sforzo degli operatori sanitari che lottano contro la pandemia, Asur ha dipinto una superfice di 350m2 (70 metri di lunghezza per 6 metri di altezza).
credits LEGGO ALGARVE
