Shichi-Go-San – la giornata dei 3 – 5 – 7 anni – Giappone

Published On: 4 Agosto 2020|Tags: , |
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Il 15 novembre si festeggia Shichi-Go-San (“7-5-3”) la giornata dei ragazzi di tre e cinque anni e ragazze di tre e sette anni.

Le età di tre, cinque e sette anni sono viste come importanti indicatori nella crescita di un bambino. In Giappone come in altre parti in Asia i numeri dispari sono sempre stati considerati fortunati e la maggior parte delle feste stagionali giapponesi è fissate nei giorni dispari come il giorno di primavera, il giorno dei bambini, ecc….

Shichi-Go-San viene celebrato il 15 novembre perché 15 è la somma di tre, cinque e sette, in quel giorno, le ragazze in kimono e ragazzi in hakama, vanno al santuario shintoista locale. Accompagnati dai genitori rendono omaggio alla divinità mentre i genitori ringraziano gli Dei per la salute del bambino e li pregano per un futuro felice e in salute.

I negozi di kimono e i grandi magazzini forniscono spesso il noleggio di costumi, permettendo alle famiglie di eludere il costo dell’acquisto di un completo, oltre ad offrire la possibilità di acconciare i capelli e il trucco, come parte del servizio.

La storia

L’usanza del Shichi-Go-San iniziò nel periodo Heian (平安時代 794-1192) tra Kuge (公家 / aristocratici) e poi la società dei samurai. A quel tempo era molto difficile per i bambini raggiungere l’età adulta, molti morivano già alla nascita o in seguito a una malattia non raggiungevano nemmeno i 3 anni. Si cominciò così a credere che i bambini piccoli, non fossero in realtà esseri umani, ma una sorta di messaggeri di Dio e che fino ai 7 anni, il Dio poteva portarli via dai genitori, in qualsiasi momento.

Shichigosan fù introdotto alla gente comune nel periodo Edo (江戸時代 1603-1867) poiché tutti i genitori desiderano che i loro figli vivessero più a lungo e in salute. Un bambino che raggiungeva i 7 anni, aveva più possibilità di crescere. Raggiunta l’età i genitori iniziarono portare i bambini all’uji-gami (氏神 / santuario locale) ricevendo l’ujiko-fuda (氏子札) che proclamava i bambini, esseri umani completi e parte della società.