Santarém- Portogallo

Published On: 3 Aprile 2021|Tags: , , |
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Situata su un altopiano, Santarém è un belvedere sulla fertile regione della valle del Tago, famosa per l’agricoltura, l’allevamento di bestiame e le corride (toradas). I romani la chiamavano Scalabis, ne segnarono il tracciato urbano e la fecero diventare una delle più importanti città lusitane. A partire dall’VIII secolo, il dominio arabo ne rafforzò il ruolo strategico e miliare. Nel 1147, D. Afonso Henriques conquistò abilmente la città, segnando definitivamente l’avanzare della riconquista cristiana,il Medioevo, fu un’epoca di grande opulenza artistica e culturale. Santarém fu residenza reale, capitale del regno (1325-57), fino al XV secolo.

Nel Medioevo, un’intensa attività commerciale e l’insediamento della nobiltà contribuirono a fare sì che la città raggiungesse l’apogeo sociale ed economico, circostanza che si riflette ancora nei diversi monumenti ed edifici della città. Nel 1491, l’Infante D. Afonso, figlio di D. João II e futuro re, annegò accidentalmente nella Ribeira (fiume) di Santarém. L’episodio ebbe come conseguenza l’allontanamento della famiglia reale e in qualche modo il declino degli investimenti nella località, che tornò tuttavia a essere protagonista della storia del paese. A Santarém visse per molti anni Pedro Álvares Cabral, lo scopritore del Brasile nel 1500.

Cosa Visitare

Il punto di partenza per una visita a Santarém è, in genere, il Jardim das Portas do Sol, la cittadella fortificata che D. Afonso Henriques, il primo re del Portogallo, conquistò agli arabi.

Dopo aver ammirato il paesaggio da questo belvedere naturale, camminando verso il centro storico, troveremo la Torre do Relógio, del XIVº secolo, oggi sede del Núcleo Museológico do Tempo. Viene chiamata anche Torre das Cabaças (torre delle zucche) in riferimento agli oggetti che si trovano sulla vetta e che servivano per propagare il rintocco delle campane che suonavano le ore, ma che a detta di qualcuno raffigurano le teste vuote di chi l’ha progettata.

Nei pressi, la Igreja de São João do Alporão, chiesa romanica, ora trasformata in Núcleo Museológico de Arte e Arqueologia, con l’abside in stile gotico. Qui inizia l’itinerario attraverso il gotico portoghese che si poi trasformato nello stile manuelino della Igreja de Nossa Senhora de Marvila, con notevole rivestimento di azulejos, del XVIIº secolo. La Igreja de Nossa Senhora da Graça, è invece un esempio di gótico-fiorito. All’interno, la tomba di Pedro Álvares Cabral, scopritore del Brasile. Accanto, si può visitare la Casa do Brasil, che appartenne alla famiglia di questo personaggio di primo piano della storia portoghese.

Per completare l’itinerario del gotico portoghese, vi è la Igreja de Santa Clara, in cui lo stile si manifesta nella sua forma più semplice e austera, in conformità con l’ordine religioso delle Clarisse. In questa parte della città, si trova anche la Igreja do Santíssimo Milagre, chiesa del XVIº secolo, una delle più importanti per gli abitanti di Santarém.

Passeggiando per le vie fiancheggiate da edifici rinascimentali si giunge alla Praça Sá da Bandeira, la piazza principale, dove si vede la Igreja de Nossa senhora da Conceição, attuale cattedrale di Santarém, e la Igreja de Nossa Senhora da Piedade. Nelle vicinanze, il Convento de São Francisco, del XIIIº secolo, restaurato di recente dopo una lunga storia di distruzioni e ricostruzioni.

Nossa Senhora da Conceicao. Santarem
Jardim das Portas do Sol, Santarem
Igreja de Santa Clara
Praça Sá da Bandeira

La Gastronomia

Oltre a visitare i monumenti, a Santarém si può apprezzare la gastronomia. Siamo nella capitale del Ribatejo, una regione fertile, di terre pantanose che il fiume inonda con regolarità. Il Tago è l’anima della regione, e per questo motivo nella gastronomia locale hanno un posto di primo piano i pesci pescati nel fiume, come le anguille, che si mangiano fritte o in zuppa, l’alosa (in primavera, quando il pesce depone le uova ed è più saporito), servita come açorda (pane cotto insaporito con aglio) o anche la lampreda, che gli intenditori considerano divina. In questa regione di vaste campagne dove il bestiame pascola allo stato brado, il bollito (cozido) di carni è una specialità, come anche la sopa da pedra (zuppa con vari ingredienti) e le migas ribatejanas, deliziosa mistura di pane e ortaggi. Anche i dolci sono eccellenti, sempre a base di molte uova e zucchero.

Vivere Santarém

Uno dei modi migliori per conoscere la città è attraverso il suo patrimonio culturale e artistico, durante gli eventi che fanno emergere il meglio del luogo. In giugno, la Fiera Nazionale dell’Agricoltura, in cui si presentano prodotti e strumenti agricoli e si tiene una fiera del bestiame. Se vi piace, potrete anche assistere a una corrida, che in Portogallo prende il nome di tourada. In ottobre è la volta del Festival Nazionale di Gastronomia, la principale mostra gastronomica del paese. Tali eventi sono completati da mostre di artigianato e folklore di tutte le regioni del paese. Se ne avete la possibilità, non perdetevi la danza tradizionale del Ribatejo, il Fandango. Eseguita almeno da 2 uomini che simulano una lite, simbolizza la perizia dei contadini che lavorano in Lezíria.

Mercado Municipal de Santarem