Labrang Thangka Festival – Lo srotolamento dell’arazzo gigante – Cina

Published On: 24 Agosto 2020|Tags: , |
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Il Labrang Thangka Festival si tiene a gennaio / febbraio (a seconda del calendario lunare tibetano) nell’omonimo monastero, uno dei sei più importanti della tradizione Geluk del Tibet.

Il monastero situato nei pressi di Xiahe nella prefettura autonoma tibetana di Gannan, Gansu, nel centro della Cina, a circa 750 Km ad ovest di Xian e altrettanti a nord di Chengdu

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Ogni anno, migliaia di fedeli salgono al monastero ad alta quota per pregare e farsi benedire. Il momento clou è quando i monaci espongono il thangka (l’arazzo che caratterizza ogni monastero tibetano), alla folla vestita in abiti tradizionali, stipata lungo pendio.

Una linea di monaci vestiti con i tradizionali abiti rosso e viola marciano rapidamente, portando il grande thangka giallo arrotolato in spalla, per poi srotolarlo lungo un piatto pendio. Il thangka è inizialmente coperto per svelare la grande figura del Buddha e delle divinità che lo circondano alla religiosa folla in attesa. Il monastero situato a circa quattro ore a sud di Lanzhou ad un’altitudine di circa 3.000 metri fu fondato nel 1709 durante la dinastia Qing ed a causa della sua posizione, fu spesso il punto focale dei conflitti tra tibetani, mussulmani, cinesi e mongoli. Nell’aprile 1985, la Sala dell’Assemblea bruciò, sostituita in seguito con un nuovo edificio consacrato nel 1990.

La Cerimonia

L’enorme dipinto avvolto in un drappo giallo viene portato in spalla da una moltitudine di monaci sul luogo del cerimoniale nelle prime ore del mattino da decine di monaci tibetani. Una volta srotolato il thangka, i devoti stendendo i khatak, o sciarpe bianche – una tradizionale offerta cerimoniale in Tibet – per rendere omaggio all’immagine sacra. I pellegrini sperano anche che la sola vista della thangka lì “inondi” di benedizioni.

Lo srotolamento della thangka gigante fa parte di una serie di attività che si tengono al monastero durante il primo mese lunare,

tra cui la liberazione della vita, animali tenuti in cattività, che altrimenti sarebbero stati uccisi vengono lasciati liberi, l’accensione di lampade al burro, un’esposizione di sculture, e una danza Cham. La danza Cham è eseguita da 35 danzatori mascherati ed è incentrata su Yama, il Signore della Morte. La danza è stata accompagnata da strumenti musicali tibetani, tra cui tamburi, piatti e strumenti a fiato.

Il thangka

Il thangka è un dipinto buddista tibetano su cotone, con applicazioni in seta, di solito raffigurante il Buddha, ma può anche raffigurare influenti lama, divinità, bodhisattva, o talvolta un complesso mandala e pò servire come importante strumento di insegnamento o come aiuto alla meditazione, aiutando i praticanti a raggiungere il loro obiettivo finale di illuminazione.

Tradizionalmente I thangka sono tenuti arrotolati con un’ulteriore copertura in seta. Così trattati, i thangka possono durare a lungo, ma a causa della loro natura delicata, devono essere conservati in luoghi asciutti dove l’umidità non influisce sulla qualità della seta. Spesso hanno composizioni elaborate che includono molte figure molto piccole, una divinità centrale circondata da altre figure identificate in una composizione simmetrica. Le scene narrative sono meno comuni, ma appaiono.

I thangka svolgono diverse funzioni. Le immagini delle divinità possono essere usate come strumenti di insegnamento quando si tratta di raffigurare la vita (o le vite) del Buddha, di descrivere eventi storici riguardanti i Lama importanti, o di raccontare miti associati ad altre divinità. Le immagini devozionali fungono da fulcro durante un rituale o una cerimonia e sono spesso usate come mezzo attraverso il quale si possono offrire preghiere o fare richieste. Nel complesso, l’arte religiosa è usata come strumento di meditazione per aiutare il cammino verso l’illuminazione.