Afar e Dancalia – Etiopia

Published On: 17 Agosto 2020|Tags: , |
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La Dancalia o detta anche Valle Danakil (Depressione di Danakil) è una delle regioni meno conosciute dell’Etiopia.

La regione della Dancalia si trova a nordest dell’Etiopia, comprende la depressione dell’Afar, una fossa tettonica di forma triangolare che si estende lungo la parte meridionale del Mar Rosso, formatasi dopo il Miocene per il distacco della placca arabica da quella africana.  La depressione dell’Afar è limitata ad ovest dalla scarpata dell’altopiano etiopico (circa 520 km), ad est dal Mar Rosso (circa 550 km dalla penisola di Buri al golfo di Tagiura) e a sud dall’altopiano dell’Harar. Questa regione desertica viene chiamata “triangolo degli Afar” perché abitata dall’omonima popolazione, è la zona di congiunzione di tre grandi sistemi di fratture della crosta terrestre (il Mar Rosso, il Golfo di Aden, e la Great Rift Valley africana) e area di confine di 4 stati africani (Etiopia, Eritrea, Gibuti, Somalia).

Fa parte quindi della Great Rift Valley alla quale deve la sua eccezionale conformazione geologica. È ancora difficile accedere, senza infrastrutture turistiche, ma è tanto impressionante che vale ogni sforzo fatto per raggiungerla.

La Dancalia è una terra estrema caratterizzata da deserti di lava a causa dell’intenso vulcanismo dell’area e da un enorme strato di rocce evaporitiche, conosciuto come la “Piana del Sale”, posto circa a 120 m al di sotto del livello del mare, che ricopre la parte centrale della depressione per circa 6000 km2, con spessori stimati da 1000 a 3000 metri.

Questi luoghi sono caratterizzati da sole cocente e un ambiente ostile, ma meritano assolutamente di essere visitati. Le sorgenti termali e le formazioni geologiche dai colori vivaci sono incantevoli.

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Dallol, affascinante e inospitale: è il luogo abitato più caldo della Terra

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Dallol è la depressione più bassa di tutta l’Africa, e allo stesso tempo, uno dei luoghi più caldi del pianeta con temperature medie pari a 35 gradi Celsius.

I laghi acidi e colorati che ribollono in questo deserto sono uno dei luoghi più suggestivi dell’intera Africa. Le incredibili sorgenti termali vicino devono il loro aspetto surreale e ultraterreno a i diversi minerali presenti, come zolfo, ferro, fosforo. Intorno il vapore fuoriesce dai buchi della terra rendendo lo scenario inverosimile. Il colore giallo con sfumature che vanno dal verde al marrone gli regala un aspetto terrificante ma allo stesso tempo affascinante. Un luogo in cui la vita non può sopravvivere, o così pare, è stato proprio questo enigma che ha spinto i ricercatori a condurre una lunga esplorazione scientifica ancora in corso. Per ulteriori approfondimenti vi consigliamo la lettura del nostro articolo su Dallol.

Il Lago Assale, il luogo dai tramonti più memorabili al mondo

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Lago Karum o Lago Assale o asale è uno dei due laghi salati nella estremità settentrionale della depressione della Dancalia (l’altro è Lake Afrera ), si trova a -120 m (-394 piedi) rispetto al livello del mare . Il vulcano Erta Ale sorge a sud ovest di questo lago.

Questo lago è stato alimentato da quattro corsi d’acqua: il Didic, l’Ala, l’Rira Guddy, e la Ragali o AWRA, che è l’unico flusso permanente che scorre nel lago Karum.

A nord del Lago Karum è l’ex insediamento minerario di Dallol . Il lago è estremamente salato ed è circondato da una salina , che è ancora attiva.

Sul lago Assale il sale viene tutt’ora estratto e trasportato sui dorsi dei cammelli in tutta l’Etiopia. Tutto il giorno con temperature estreme, i lavoratori tagliano le croste di sale secche. I blocchi di sale ottenuti pesano 6 kg e hanno dimensioni  di 30 x 40 cm ciascuno. Vengono caricati su cammelli o talvolta asini. Un cammello può trasportare fino a 200 kg di carico sul dorso. Il valore di questo prezioso minerale aumenta man mano che ci si allontana dal lago salato Assale. Dal prezzo originale di 2 birrs, può raggiungere 15 birrs a Macallè.

Trasportare sale è estenuante e un animale può fare solo 3 di questi tragitti in tutta la stagione che dura da fine novembre a inizio marzo, poichè negli altri mesi fa troppo caldo. Le carovane di cammelli che trasportano il sale partono ogni anno per raggiungere altre parti dell’Etiopia. Molti di loro finiscono i loro percorsi a Macellè, al confine con il popolo degli Afar. Ce ne sono alcuni che arrivano fino alla provincia di Tigrai.

Ma qualcosa sta cambiando. Qui, dove uomini e animali sono abituati a spostarsi col passo lento delle carovane lungo piste di rocce laviche e lingue di sabbie mobili, negli ultimi dieci anni capitali e imprese cinesi stanno costruendo autostrade d’asfalto. Una rivoluzione che sta sconvolgendo i fragili equilibri locali.

l vulcano attivo di Erta Ale

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Il vulcano ancora attivo di Erta Ale è uno dei pochissimi luoghi in cui possiamo ammirare il lago di lava da una distanza ravvicinata, a portata di mano.

L’Erta Ale è un vulcano a scudo, ovvero il diametro è molto più grande dell’altezza del cono del vulcano. È noto per il grande lago di lava presente sulla sua caldera, a cui deve il soprannome di “porta dell’inferno”. Offre uno spettacolo unico, in quanto la temperatura di 1200 gradi Celsius, consento di mantenere lo stato liquido al lago, sulla cui superficie, come iceberg, si possono osservare pezzi basaltici galleggianti.

Ascoltare gorgogliare la lava e vederne le enormi bolle esplodere, facendo attenzione alle fumate di zolfo, che sono tossiche, rimane un esperienza spettacolare, unico e suggestivo.

Entrare nel cratere non è molto difficile in quanto il sentiero è su una collina non molto ripida. Solo la temperatura potrebbe essere un problema, quindi è meglio salire su Erta Ale di notte quando diventa un po ‘più freddo: circa 30 gradi Celsius.

Il lago Afrera

Il sale viene estratto anche dal lago Afrera, dove viene prodotto con il metodo tradizionale, usato in molte parti del mondo. I lavoratori riempiono i serbatoi poco profondi con acqua salata. Quando l’acqua evapora gradualmente, l’acqua salata aumenta la sua concentrazione di sale. Il lago si trova anch’esso in una zona depressa (103 metri sotto il livello del mare). Sulle sue sponde è possibile fare il bagno nelle sorgenti termali calde che sono ancora attive.

Questa zona è la dimora stagionale dei scavatori di sale, lontana da tutti i centri abitati. Da tutta l’Etiopia i lavoratori vengono qui per un periodo di pochi mesi per guadagnare un po ‘di soldi per sostenere le loro famiglie lasciate in altre parti del paese. Questa sembra essere la vera ‘fine del mondo’.

Il villaggio di Ahmed Ela

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Il villaggio di Ahmed Ela è una possibile sosta sulla strada per chi visita il lago di Dallol e Assale. Si trova a circa 50 km da Berahile (Berahyile). Fino a non molto tempo fa, la strada che attraversava il letto del fiume, era molto dissestata rendendo il viaggio estremamente faticoso. Recentemente sono stati completati i lavori per una nuova strada asfaltata rendendo il viaggio agevole. Proprio su questa strada, si incontrano carovane di cammelli che trasportano sale e la maggior parte degli abitanti trova impiego nell’estrazione e trasporto del sale.

Ad Ahmed Ela non esistono strutture turistiche.

Il villaggio di Ahmed Ela  “il pozzo di Ahmed” è l’ultimo avamposto prima del deserto, dove arriva l’acqua potabile del fiume Saba e da qualche anno anche corrente elettrica e copertura telefonica. Per secoli da qui partivano prima dell’alba le carovane alla ricerca della giusta crosta da lavorare. Centinaia di cammelli e muli, condotti dai fokolo (cavatori) ed edele (intagliatori), avanzano in una sterminata fila indiana, a marcare l’orizzonte che separa cielo e terra. Individuata l’area adatta all’estrazione, i fokolo spezzano la crosta salina a colpi di scure e poi la sollevano con lunghe pertiche di legno. Le lastre così estratte vengono scolpite dagli edele, che le trasformano in mattonelle chiamate ganfur. Nonostante il sole cocente e con oltre 50 gradi di temperatura, gli operai della Dancalia devono indossare calzini e guanti per proteggersi dal sale. Caricato il dorso degli animali, le carovane risalgono il canyon del Saba fino al villaggio di Berhale, dove il sale viene trasferito sui camion della grande distribuzione. Gli stessi mezzi che oggi possono però arrivare fino ai margini della piana del sale, rendendo inutile il viaggio delle carovane.

I clan Afar si sono battuti a lungo per proteggere secolare pratica che è la loro principale fonte di sostentamento. Quando, nel 2011, la Berhane e Zewdu Plc ha provato installarsi ad Ahmed Ela per avviare un processo di estrazione industriale, una serie di sabotaggi ha convinto la compagnia ad abbandonare il villaggio l’anno successivo. I carovanieri si sono opposti anche alle nuove regole volute dal governo etiope, che ha provato a imporsi come unico compratore e a stabilire un prezzo fisso di vendita.

Pochi ostinati carovanieri ancora oggi discendono e risalgono il canyon del fiume Saba coi loro animali carichi di sale, qualcuno continua anche a spingersi fino in cima alla collina sacra, a danzare con i propri figli impegnati nel primo viaggio, per presentarli alle divinità che custodiscono il canyon e assicurarsi che la tradizione resista alla modernità e all’industria.

Il Clima della Dancalia

Il clima della Dancalia è desertico e torrido tutto l’anno. Ad aggravare la situazione è la bassa quota, si scende di un centinaio di metri al di sotto del livello del mare, che rende opprimente il caldo in qualsiasi stagione. Dallol è mediamente il luogo più caldo del mondo, con una temperatura media giornaliera di 35 gradi tutto l’anno, con minime sui 30 °C e massime sui 40 °C. Sulle pendici del vulcano Erta Ale, la roccia basaltica scura assorbe i raggi solari e si riscalda particolarmente, creando in questo modo un ambiente infernale. Il periodo in cui il caldo è meno cocente va da dicembre a febbraio.

Dancalia