Aoling Festival dei Konyak Headhunters del Nagaland – India
Il tribale Aoling Festival nel Nagaland è un autentico assaggio della cultura Konyak, un antico clan di cacciatori di teste famosi per i loro elaborati tatuaggi sul corpo e volto in particolare. La celebrazione che accoglie la primavera offre una fantastica opportunità di trascorrere del tempo con i Konyaks altrimenti difficili da incontrare.
Celebrato nella prima settimana di aprile, il festival è ricco di cultura quanto il più famoso l’Hornbill Festival (se non di più). Il festival si svolge nel distretto di Mon del Nagaland.
L’Aoling Festival
L’Aoling Festival si celebra per commemorare l’arrivo della primavera e per pregare per un buon raccolto imminente. Segna la fine della stagione della semina, dei raccolti principali, tra cui riso, igname, zucche, peperoncini, tapioca, cetrioli, mais e miglio. Poiché i festeggiamenti coincidono con l’inizio del Capodanno Konyak, le date possono variare in quanto si festeggia nei villaggi senza un programma preciso.
Durante i primi giorni del festival, i Konyak vengono visti tessere tele tradizionali, curare gli animali che verranno sacrificati e preparare cibo e birra di riso per il festival. Il quarto giorno, tutti i membri della tribù Konyak si vestono con i loro migliori copricapi, abiti tradizionali colorati e gioielli ornati. L’intera giornata viene trascorsa dalla comunità ballando, cantando e festeggiando, le danze indigene che eseguono simboleggiano la storia della tribù, come cacciatori di teste.
Gli ultimi giorni della festa vengono utilizzati per passare del tempo con la famiglia e per pulire l’intero villaggio e le singole case.
Il clou del festival sono i fucili, quando vengono esplosi colpi a salve, utilizzando vera polvere da sparo, in un crepitio frastornante. Il momento crea un’atmosfera autentica, raffigurando la gloria dei giorni di caccia alle teste dei Konyak. Il periodo coincidendo con la fioritura dell’ Erythrina, i bellissimi fiori del red coral tree e i gigli rossi, la gente si trova a cantarne canzoni nel loro dialetto locale.
